“L'idiota“ è il titolo di uno sceneggiato televisivo in sei puntate prodotto dalla Rai e trasmesso sul Programma Nazionale dal 26 settembre al 17 ottobre 1959. Tratto dal romanzo forse più amato da Fëdor Michailovic Dostoevskij, la cui “idea poetica più bella e più ricca“, come ha lasciato scritto lo stesso romanziere, era quella di rappresentare “un uomo assolutamente buono“. In effetti il protagonista, il principe Miškin, incarna un ideale di bontà e di innocenza morale, ma insieme di inopportunità, di inadeguatezza. Inesperto nella vita, ingenuo, sprovveduto, la sua idiozia consiste nel nutrire una sconfinata fiducia negli altri e nell'essere privo di qualsiasi forma di egoismo. Il suo opposto, il giovane Rogožin, ha assunto completamente su di sé ciò che in Miškin è assente, in particolare una volontà d'azione che nell'altro è enigmaticamente imprigionata, cristallizzata, vanificata. La sceneggiatura dell'adattamento televisivo è dovuta a Giorgio Albertazzi che della fiction fu anche interprete nel ruolo
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