COSE dall'album Melanchòlia dei MATIA BAZAR, rimasterizzato e restaurato utilizzando l'unico live tedesco, anzi l'unico concerto dei Matia nel 1987, chiarificando se ci fossero dubbi la presenza delle tempeste ormai in corso. Brano poco presente sul web, ho lasciato i 4 drum-time di Giancarlo all'inizio, mi emozionano molto. Il brano è il più distopico col finale progressive dell'album, oltre 5 minuti di musica che scivola leggera sul testo enigmatico di Aldo Stellita, ma non per chi lo conosce bene. La sua citazione al gruppo teatrale Falso Movimento fondato da Mario Martone che ci adorava, ci frequentavamo insieme agli inizi degli anni 80, è magnifica. All'apparenza un brano da riempimento, in realtà uno dei pilastri dell'opera, con questo finale progressive lancinante e immaginifico, ognuno può interpretarlo a seconda del suo umore. Ed io l'ho interpretato mettendo un primo-piano rallenty di Antonella molto eloquente.
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