A dieci giorni dall’inizio della protesta, le strade del centro della capitale cilena sono di nuovo in fiamme. Al presidente Piñera non è bastato cambiare otto ministri e fermare il coprifuoco. E i cileni riscoprono la musica della ribellione al potere: concerti istituzionali aprono a brani improvvisati in scaletta, cittadini si ritrovano spontaneamente in piazza con centinaia di chitarre e cantano in coro per ore. . .Davanti alla Basílica de los Sacramentinos per esempio, un’orchestra esegue “El pueblo un
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