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Alessandro Scarlatti: 'Prima desservi infedele', Cantata for Soprano, 2 Violins & B.c

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Quartetto Vanvitelli Valeria La Grotta, soprano Gian Andrea Guerra, violin I Nicola Brovelli, cello Mauro Pinciaroli, archlute Luigi Accardo, harpsichord / organ Lena Yokoyama, violin II 00:00 I. Aria: Prima d’esservi infedele, / luci belle, io morirò. / Face ardente e stral crudele / sol per voi soffrir saprò. 02:00 II. Arioso: Duri lacci, aspri affanni / sono atroci tiranni a un’alma amante 02:33 III. Recitativo: Ma, se con bella fede / nel penar, nel soffrir vive costante, / perde l’orrido aspetto ogn’empia pena / e divien libertà la sua catena. / Io, che ancor fui piagata / dal crudo stral del pargoletto arciero, / piango, sospiro, è vero! / Ma, perché fido è il core, / di soave piacere / prende grata sembianza il mio dolore. / Onde, per quante gioie / sa dispensar con altrui dardi Amore, / io cangiar non saprei / una lagrima sol degl’occhi miei. 04:33 IV. Aria: Quando sorge l’Aurora dal Gange / tosto piange, / ma le stille che spargon gli albori, / benché figlie d’acerbi cordogli, / sovra il prato nutriscono i fiori / et ingemmano in mare gli scogli. / Spesso l’alma in dolce tormento / pianger sento, / e cadendo dal ciglio che geme / mesta piange tributo d’Amore, / mi nutrisce nel petto la speme / e m’ingemma lo scoglio del core. 07:53 V. Recitativo Arioso: Lieta così d’amor mio rimango / ed è mio pregio e non viltà s’io piango. / Ah, che non è possibile / ch’io già mai ti tradisca, idolo amato. / Con ardimento orribile, / s’io ti sono infedel, m’oltraggi il Fato. / Da qual altra saetta o da qual nodo / esser può l’alma mia ferita e presa? / Come altra fiamma accesa / a questo cor si renderà insoffribile? / Ah, che non è possibile. 09:36 VI. Aria: Se la sorte avesse in seno / vaghe gemme e rio veleno / e l’offrisse agl’occhi miei / poi dicesse: “Ascolta, o Clori, / se al tuo ben non sei costante / io ti dono i miei tesori, / ma se tu sei fida amante / il velen lambisci e mori”, / tutta lieta allor direi: / “Ricca, è vero, è la mercede / ma m’inganni, o cieca sorte. / Pria d’offender la mia fede / voglio sugger la mia morte”. 12:50 VII. Recitativo: Esempio di costanza / sarò nel mondo e s’armi / temerario il destino contro me / con tirannia crudele, / ch’ognor costante all’idol mio dirò: 13:21 VIII. Aria: “Prima d’esservi infedele, / luci belle, io morirò”. Artwork: Studies: Figure Holding a Candlestand, Woman with Left Arm Extended, Head Looking Down towards the Right, Kneeling Woman by Anonymous, Italian, Roman-Bolognese, 17th century.

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