Il disertore - di Boris Vian, trad. G. Calabrese Ivano Fossati dall'album “Lindbergh (Lettere da sopra la pioggia)“ - 1992 In piena facoltà egregio presidente le scrivo la presente che spero leggerà la cartolina qui mi dice terra terra di andare a far la guerra quest'altro Lunedì Ma io non sono qui egregio presidente per ammazzar la gente più o meno come me io non ce l'ho con lei sia detto per inciso ma sento che ho deciso e che diserterò Ho avuto solo guai da quando sono nato e i figli che ho allevato han pianto insieme a me mia mamma e mio papà ormai son sotto terra e a loro della guerra non gliene fregherà Quand'ero in prigionia qualcuno mi ha rubato mia moglie, il mio passato la mia migliore età domani mi alzerò e chiuderò la porta sulla stagione morta e mi incamminerò Vivrò di carità sulle strade di Spagna, di Francia e di Bretagna e a tutti griderò di non partire più e di non obbedire per andare a morire per non importa chi Per cui se servirà del sangue ad ogni costo andate a dare il vostro se vi divertirà e dica pure ai suoi se vengono a cercarmi che possono spararmi io armi non ne ho
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