L'Italia degli anni ottanta sembrava una Repubblica socialista, perciò gli europeisti-liberali-federalisti (tre parole che, nel nostro caso, indicano un solo concetto) hanno voluto distruggerla. I risultati di quasi 30 anni di liberalismo economico e di Unione europea sono sotto gli occhi di tutti. Negli anni ottanta i settori industriali strategici erano ancora prerogativa dello Stato. Industria chimica, metalmeccanica, trasporti, agroalimentare, energia... in ogni ambito la presenza dello Stato era notevole e le imprese nazionali erano il fiore all'occhiello dell'economia del paese e motivo di orgoglio. Poi sono arrivate le privatizzazioni e le liberalizzazioni, sotto la spinta propulsiva della UE.
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