La nuova sede unitaria dell'Intelligence Italiana, inaugurata nel mese di maggio 2019. L’inaugurazione della nuova sede della comunità intelligence costituisce un momento di rilevanza particolare per il Paese intero. E’ un evento che racchiude in sé il culmine di tre percorsi, snodatisi nell’arco di un decennio. Il principio di unitarietà, fra i criteri ispiratori della Legge 124 che, nel 2007, riformò radicalmente fisionomia, assetti e modus operandi degli Organismi informativi, trova attuazione in uno dei suoi aspetti cruciali. Vengono riuniti nel medesimo edificio gli Uffici di Vertice ed un’aliquota consistente del Comparto, così da propiziare ulteriormente le sinergie, la coesione e l’integrazione fra i tre Organismi, a beneficio della sicurezza nazionale, bene collettivo e costituzionalmente garantito. Giunge a compimento un cammino iniziato nel 2009, allorché la Presidenza del Consiglio dei Ministri acquisì in locazione il palazzo di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti, sul cui impulso lo stesso venne edificato nei primi anni del secolo scorso, e grazie al cui impegno è adesso rivitalizzato. L’intervento di restauro ed ammodernamento, nella sua delicatezza e complessità, non si è limitato ad ottemperare alle norme architettoniche ed urbanistiche: svoltosi in una cornice di dialogo costante fra tutte le istituzioni interessate, ha pure permesso il recupero di informazioni significative su un prezioso sito archeologico. E ad essere riqualificata non è soltanto la nuova sede dell’intelligence, ma anche l’area urbana circostante. La piazza, funzionale all’edificio sin dall’impianto originario, ridiviene un’area sicura, fruibile ed accogliente, ed il giardino è restituito agli abitanti del rione, con i quali è stato mantenuto, negli anni, un confronto assiduo, rispettoso e fruttuoso. Un’istituzione moderna, un’architettura rinnovata, un quartiere protagonista. Tre percorsi. Una storia di tutti, una storia italiana.
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