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Stromboli ha intensificato la sua attività. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riferisce che ieri l'eruzione ha prodotto una nube di cenere alta fino a 2 chilometri. Alle 16:18 di giovedì si è verificato un flusso piroclastico che ha raggiunto il mare, propagandosi per diverse centinaia di metri. Il flusso lavico, originato da un cratere situato a 700 metri sul livello del mare, ha raggiunto la linea di costa, costringendo la protezione civile ad alzare il livello di allerta da arancione a rosso. Il sindaco di Lipari ha già adottato misure precauzionali per proteggere gli abitanti dell'isola. La protezione civile raccomanda vivamente a tutti di rimanere informati e di seguire attentamente le indicazioni delle autorità locali. Nel frattempo, giovedì sera è iniziata una nuova attività eruttiva del vulcano Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa. L'eruzione era in corso già da alcuni giorni, ma ieri la sua intensità è aumentata. Venerdì si è dovuto chiudere temporaneamente l'aeroporto di Catania a causa della cenere depositata sulle piste di decollo e atterraggio. L'eruzione dell'Etna ha coinvolto il Cratere Voragine, uno dei quattro crateri sommitali del vulcano. Il vulcano ha emesso una colonna di lava alta fino a 4500 metri. La cenere è caduta abbondantemente su diversi centri abitati della regione a sud-est del vulcano, fino alla città di Siracusa, causando anche scosse di terremoto. #Stromboli #Etna #Vulcano #Eruzione #AttivitàVulcanica #Geofisica #ProtezioneCivile #Lipari #Catania #CenereVulcanica #Voragine #Sicilia #Emergenza #Natura #Scienza #VulcaniAttivi #NotizieVulcaniche #Sicurezza #Terremoto #Ambiente #RicercaVulcanologica
