L'Ucraina sta alla Russia come Israele sta all'Iran. Allo stesso modo in cui l’Ucraina ha provocato la Russia fino a scatenarne la reazione, così Israele sta tirando la barba di Khamenei (per usare la metafora di John Lennon) al fine di provocarne la risposta. È tutto scritto da ben prima del 7 Ottobre. Ma il parallelo non si limita soltanto a questo. Come nel caso dell'Ucraina, anche nello scenario mediorientale è da escludersi qualsiasi ipotesi di soluzione negoziata. La parola d'ordine è escalation. Ecalation delle armi al regime di Zelensky, escalation delle provocazioni di Netanyahu nei confronti dell'Iran e dei suoi alleati. Nessuna trattativa con Hamas sui prigionieri, nessuna trattativa con Hezbollah sul cessate il fuoco. O meglio quella c'era stata ed era anche andata a buon fine, con l'assenso di tutte le parti. Poi però Netanyahu l'ordine di assassinare Nasrallah, la figura più dialogante dell'organizzazione, l'ha dato ugualmente. 🟧 SOSTIENI GIORGIO BIANCHI AL LINK COME SOSTENERE L'INFORMAZIONE LIBERA DI VISIONE TV 🏦 BONIFICO BANCARIO: IBAN: IT65C0306916355100000009028 INTESTATO A: VISIONE TV SWIFT: BCITITMM CAUSALE: DONAZIONE 💳 PAYPAL E CARTA DI CREDITO: 📕 TROVI I NOSTRI LIBRI AL SEGUENTE LINK
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