Durante il sopralluogo al Deposito Munizioni di Medeuzza abbiamo inizialmente pensato di essere di fronte al tipico paesaggio offerto da un sito militare dismesso: edifici diroccati e rovi a ostruire il passaggio. Superato però il lungo viale d’ingresso che dalla Strada Provinciale 50 si allunga verso il deposito, ci è apparso un paesaggio radicalmente diverso e inaspettato: gli alti argini quasi interamente ricoperti di polloni di Ailanto danno forma ad un luogo strano e silenzioso e a tratti, aggirandosi sopra il soffice manto erboso, sembra quasi di essere all’interno di una singolare città o una struttura urbana di cui ci sfugge il senso, ma all’interno della quale è bello stare per la strana atmosfera di calma che si argini sono inaccessibili a causa della vegetazione, ma in alcuni si può penetrare, scoprendo come i resti delle casematte dialogano con questa vegetazione in crescita esplosiva. Le tracce di animali sono dappertutto, piccoli sentieri, orme, escrementi,
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