La città dove vivo a me straniera dissemina nel rado bosco della sua periferia le luci scialbe che accompagnano i miei passi fuggendo in cerca del silenzio in cerca d’una intimità con me stesso come un bambino che non visto scopre le sue voglie mentre alle spalle una maschera d’argento nascosta nell’ombra lo guarda. Le orbite cave del suo volto gelido e puro mi guardano e vedono un vecchio che ha solo voglia di fermarsi distendersi sul tronco abbattuto di un albero sfogliare nel lontano orizzonte l’album consunto della memoria. Ancora le immagini vive di lei che sorride, di lei che tace e tacendo soffre un’inguaribile malinconia poggia il capo sulla mia spalla e sogna. Sogna che nella mano sinistra tiene la schiuma dell’onda che generò la Bellezza nella destra la zolla fiorita della lontana Primavera che ha voglia di scoprire le sfumature amorose della vita. La guardo in tutta la sua stanca dolcezza poggio il mio capo sul suo e torno a sfogliare l’album dei nostri ricordi. La maschera esce dall’ombra versa dalla bocca l’acqua chiara dell’alba che spegne le lampade inonda di luce i boschi trasforma il cielo in spazio infinito e il mio sguardo in occhi appannati. Di uomo di vecchio o bambino che importa? Sotto le palpebre ho la voglia di conservare lei che risorge come una Primavera dalla mia zolla e l’adorna di fiori. Poesia: Marcello Comitini - Musica: Remo Anzovino ( Sambanero - Amante ) Arte: Endre Penovac Serge Marshennikov Tetyana Erhart-tu Video non commerciale - tutti i diritti ai legittimi proprietari Il mio canale non aderisce al programma monetizzazione. #arte #poesie #remoanzovino#LidiaSovrano#
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