Ho conosciuto Marina Tonini perché ero incuriosito dalla sua intenzione di fare un OM coinvolgendo tante persone in questa preghiera. Solo dopo ho scoperto che gli era stato suggerito dagli extraterrestri con cui ha contatti da anni. Da allora mi sono collegato con lei tante volte ed è venuta anche nel mio studio, ma mai le avevo fatto una vera intervista, dove farle raccontare la sua vita di anima errante venuta su questo pianeta per aiutare. Nel giardino di casa sua, nonostante le zanzare, abbiamo fatto una splendida conversazione. Mi ha raccontato della vicenda che per 14 anni l’ha vista totalmente dedicata al figlio, che in un incidente era diventato paralizzato. Il viaggio in India per aiutarlo, fino al successo di vederlo camminare. Poi il lavoro di grafologia, che svolge ancora oggi, che le permette di analizzare le persone attraverso la scrittura e aiutarle. Ha avuto anche un’agenzia investigativa, unica donna tra tanti uomini. Poi il primo contatto con gli extraterrestri che la lascia destabilizzata. Fino ad accettare il compito che aveva sottoscritto con loro prima di nascere. Le ho chiesto in che modo comunica con loro e del libro “La rivelazione” che ha scritto. Abbiamo parlato dell’OM, dell’Abate Vissarione, che aveva già incontrato in un viaggio astrale, e di quanto sia stata dura in certi momenti portare avanti il suo compito. Gli extraterrestri l’hanno definita: anima errante con brutto carattere, cocciuta, testarda e determinata. Perfetta per essere mandata in trincea. Abbiamo affrontato la situazione della Terra con la “bestia” scatenata nella malvagità: “Adesso le strade si dividono: carcerieri da una parte e quelli che vogliono proseguire nel cammino evolutivo che creano una dimensione a sé stante.” Le ho chiesto di raccontarmi le sue vite precedenti, che sono state molto importanti. Non per mandare in onda questo suo racconto, ma per documentarlo e tenerlo in archivio per un futuro. Alla fine, per la versione integrale su Red Ronnie Tv ho ritagliato alcuni momenti della conversazione più intima dove abbiamo dialogato ignorando la telecamera.
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