Il trentunenne russo Daniil Trifonov nel concerto sul Belvedere di Villa Rufolo ha sicuramente alimentato con altra legna il fuoco della sua fama. “Sconcertante”. Stella lucente del pianismo internazionale che per bravura, secondo molti, non ha confronti nella sua generazione a Ravello si è presentato come di solito fa: entra nelle sale da concerto timido, forse anche un po’ imbarazzato nella salita sul palco ma poi quando mette le mani sul pianoforte tutto il suo talento esplode in un mix di sorprese appunto “sconcertanti“. Intensità espressiva, vigore alternato a momenti di intima delicatezza, facoltà d'imprimere allo strumento il lirismo del canto, esplorazione di ogni sfumatura della partitura.
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