Gian Lorenzo Bernini mette in scena l'eterna lotta tra conquista e perdita, tra possesso e indipendenza, tra lussuria e castità. E lo fa trasformando, sotto i nostri occhi, il marmo in carne, foglie, capelli, radici, corteccia. Lo spettatore viene fisicamente coinvolto nel racconto stupefacente della metamorfosi della ninfa Dafne in un albero di alloro (Dafne in greco). La potenza erotica del nudo ci viene negata dalla trasformazione, così come è stata negata per sempre ad Apollo. 00:00 L'Anima dannata (1619) e il fuoco dell'inferno 04:07 L'Anima beata 04:46 San Lorenzo sulla graticola (Uffizi, 1617) 06:05 Scipione Borghese 07:17 Apollo e Dafne (1622-25) 07:37 I dati biografici e il legame con Paolo V Borghese 09:25 “L'affidamento“ dell'educazione a Maffeo Barberini 09:56 Il soggetto (Metamorfosi di Ovidio) 12:00 Possesso e indipendenza, dolore e piacere 13:08 La violenza e l'epilogo 14:28 I versi di Ovidio (l'inseguimento e la trasformazione) 16:50 Istantaneità, instabilità, trasformazione sotto i nostri occhi 17:34 L'ispirazione dall'Apollo del Belvedere 18:42 Il marmo che nobilita ed eterna i sentimenti e la storia vs 19:43 Il marmo che imita la realtà (dal divino al terreno) 21:41 Bernini drammaturgo 22:24 Un film di marmo (da scoprire ruotando intorno) 24:16 Schema a spirale e archi di cerchio 25:01 Si muove lo spazio dello spettatore 25:53 Giuliano Finelli (assistente) 26:45 Inseguimento impossibile (accade ora!) 27:40 Potenza del nudo che scompare (nostra frustrazione) 28:14 Sinestesia (teatralità) e il gioco di mani 29:55 Effetti diversi del marmo 30:19 Cardinali e religiosità (vangelo di carne) 31:23 Modelli non in posa 31:48 Il tema scabroso e il distico moraleggiante
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