Nel sesto canto del Purgatorio Dante incontra le anime che, troppo prese dalle cure terrene, hanno peccato di trascurare i doveri spirituali. L’abbraccio fra Virgilio e Sordello, conterraneo mantovano, ispira l’amara apostrofe all’Italia, sempre percorsa da guerre e contese. A conclusione dell’invettiva Dante Alighieri si rivolge a Firenze, perennemente instabile, come un’ammalata che non trova la posizione giusta per riposare.
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