Liberarsi a vent’anni dal cliché di enfant prodige, cambiare città, ricominciare a studiare. E così gettare le basi per un nuovo genere crossover, combinando musica classica e pop, sempre imbracciando il suo migliore amico, un prezioso violino Stradivari. David Garrett, celebre virtuoso e compositore tedesco dalla fama mondiale, lo racconta nell’autobiografia Se solo sapeste (Baldini e Castoldi) diario intimo di chi vive in modo autentico senza lasciarsi sopraffare dalla fatica e dal successo. In dialogo Eleonora Lombardo, La Repubblica.
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