“Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti e, alla fine, vincono i tedeschi“ (Gary Lineker) Le notti magiche di Italia 90 hanno visto scendere in campo per l'ultima volta alcune delle più storiche nazionali di calcio: la Germania Ovest, l'URSS, la Jugoslavia e la Cecoslovacchia. Fu anche l'ultimo Mondiale della vittoria a 2 punti, del portiere che può ricevere tra le mani i retropassaggi, degli arbitri con la casacca rigorosamente nera e delle maglietta dei giocatori senza nome. Ma fu anche il primo mondiale effettivamente moderno, figlio della rivoluzione sacchiana, del fuorigioco sistematico, delle squadre alte e delle difese compatte. L'Italia di Baggio e Schillaci (capocannoniere) vinse tutte le partite ma dovette arrendersi ai rigori all'Argentina di Maradona, in quella surreale cornice partenopea con i tifosi napoletani divisi tra la loro nazionale e il Pibe de Oro. Proprio Maradona dovette consegnare
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