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Forse è bene fare un po’ di chiarezza per quanto riguarda i criteri per cui un atleta debba partecipare a gare maschili o femminili. La discriminante non può essere il testosterone la cui quantità può essere facilmente alterata in vista di un controllo, così come non può essere l’apparato genitale, la discriminante non può che essere la presenza del cromosoma Y, presente solo negli uomini, e che determina così quella che potremmo chiamare “mascolinità”. Ed in effetti questo è ciò che tutte le persone al mondo possono verificare guardando il pugile algerino, la assoluta mancanza di femminilità e la totale presenza di mascolinità. Un aspetto che in uno sport come il pugilato potrebbe portare addirittura a tragedie.
