Nella sua indagine artistica Holly Timpener si è focalizzata sul tema della resistenza Friulano-Giuliana al fascismo e, in senso più ampio, sulla resistenza come concetto che descrive e caratterizza la popolazione del Friuli Venezia Giulia nell’arco della storia. Nell’atto performativo, il concetto della resistenza è rappresentato sia dalla durata della performance (6 ore ininterrotte, a simboleggiare la lunghezza del moto storico violento che ha investito l’area per secoli), sia dalla fatica fisica richiesta all’artista nello spostamento di massi da una parte all’altra del fiume (simbolo della continua ricostruzione operata dalle genti del luogo a seguito di guerre, oppressioni, colonizzazioni). La corda, utilizzata dall’artista per legarsi alla riva, è un elemento che evoca e al contempo innova il modus operandi fascista: se sono infatti numerose, nella storia della regione, le impiccagioni pubblicamente esposte, nelle mani dell’artista la corda diviene simbolo di una storia di legame
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