Stefano Montanari in Francia, in un monastero, viene colpito da un libro che riproduce un codice miniato medievale su Santa Ildegarda, nata nel 1098 ma avanti secoli, per cultura e genialità, paragonabile a Leonardo Da Vinci. Passava dalla gemmologia, lo studio delle pietre, a botanica, alimentazione, medicina, frequenze e musica. Lei aveva mandato a quel paese Federico Barbarossa e il Papa. Ha interagito con imperatori, quattro papi e la corte di Bisanzio. Antonietta si appassiona a questa Santa e cominciano i loro “rapporti”. Fa puntate su di lei nella loro TV Free Health Academy, dove invita vari esperti. Quando Antonietta Gatti va in Australia inizia a sognarla. Santa Ildegarda le compare con calamaio e pergamena dove c’è scritto “Papa non est dignus (Il Papa non è degno)”. Antonietta scrive ai due papi raccontando questo messaggio. Nessuna risposta. In un altro sogno Indegarda ha un sasso con disegni, poi in un altro sogno il sasso si ingrandisce e capisce che è un’ammonite, una pietra fatta a spirale. Dentro vede uomini che andando verso l’origine della spirale stanno soffocando. Poi le arriva un imperativo: “Cambia direzione”. Antonietta ne parla con un’avvocatessa americana. Lei le manda un articolo che racconta di Santa Ildegarda e delle pietre che lei amava, tra cui l’ammonite che rappresenta l’origine della vita. Nell’ultimo sogno, più criptico, ci sono tre bambini vestiti di rosso, giallo e grigio. Da questo Antonietta deduce che occorre cambiare direzione per salvare i bambini. Antonietta poi dice che il grande potere di Santa Ildegarda è perché nel medioevo i potenti amavano chi aveva queste doti. Lei aveva visioni ed era stata messa in convento per salvarla, perché poteva essere considerata strega e quindi bruciata. Dopo queste visioni che aveva stava male. Diventò esperta di naturopatia, delle piante e del loro potere. Curava con le erbe anche persone importanti. Padre Abelardo la convinse a scrivere queste visioni e il Papa la fece profetessa della Chiesa. All’interno del suo corpo sentiva forza viva. Cercava di aiutare questa energia con la musica. Spingeva le altre suore a cantare e ballare, oltre che a pregare. Cercava di far crescere questa forza vitale all’interno delle consorelle e pazienti. Queste sue capacità incredibili sono diventate molto note. Ha vissuto fino a 83 anni, che per quel tempo era tantissimo. Bello sentire una scienziata importante come Antonietta Gatti che parla di spiritualità. Poi racconta come Santa Ildegarda usasse alimentazione per guarire. Stefano Montanari dice che Santa Ildegarda si era accorta che noi siamo parte della natura e quindi la malattia era una perdita di equilibrio così lei ripristinava questo equilibrio. Poi racconta quanto sia stato importante il Medioevo per il recupero della spiritualità e il genio era apprezzato, anche dai potenti. Oggi invece succede il contrario. C’era la gara ad avere la biblioteca più fornita. Oggi hanno spento la luce. Noi proviamo a tenerla accesa. Cita il coro della Nona di Beethoven dove viene citato il fatto che noi iamo scintilla del divino.
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