“Prisoner 709” disponibile in cd, download e streaming Prodotto da Videoproject Scritto da Fabrizio Conte e Morris Bragazzi Produzione esecutiva: Claudio Marchi Regia: Fabrizio Conte Producer: Tommaso Spagnoli e Andrea Vetralla Ass. di produzione: Giuditta Mauri Dir. Fotografia: Roberto Minotti Ass. Fotografia: Roberto Muratori Montaggio: Fabrizio Conte Vfx: Fabio Berton Steadycam: Stefano Bella e Loris Galetta Dronista: Lorenzo Moro Elettricista: Edo Girardin Scenografo: Dario Nolé Ass scenografo e animazione pupazzo: Nicolò Lo Cicero (Vitaminaeci) Stylist: Cinzia Aggio Make up: Mary Parpinel Ncc: Giuseppe Giordano Video backstage: Morris Bragazzi PH backstage: Mirko Ferrario e Brambilla Morena Thank to - TIZIANA TORTO - Sindaco e comune di Cologno Monzese - Fondazione Mantovani e staff dell’ospizio di Cologno Monzese - Scuola di musica Cluster di Milano - Auser di Cologno Monzese - . rocca Clan - Onoranze funebri San francesco Di Cilenti - Enjoy Sport Center e la squadra di atletica - Luna’s Puppets - Lariulà - Prontimotoreazione - Circuito Lavoro - Evimedia agency Segui Caparezza su: Facebook Twitter Instagram TI FA STARE BENE Hey, ho bisogno almeno di un motivo che mi faccia stare bene, sono stufo dei drammi in tele, delle lamentele delle star in depre, del nero lutto di chi non ha niente a parte avere tutto, delle sere chiuso per la serie culto, della serie chiudo e stiamo assieme, punto. Soffiano venti caldi, siano rimasti in 20 calmi e sono tempi pazzi, fricchettoni con i piedi scalzi che diventano ferventi nazi, fanno il G8 nei bar, col biscotto e il cherry muffin, sono esilaranti nel ruolo di piedi piatti, Eddy Murphy. Scusa non dormo sulla mia Glock 17 sognando corpi che avvolgo come uno stock di cassette, ora che mi fido di te come di chi fa autostop in manette scelgo un coro come Mariele Ventre che mi faccia star bene sempre! Con le mani sporche fai le macchie nere vola sulle scope come fan le streghe. Devi fare ciò che ti fa stare, devi fare ciò che ti fa stare bene. Soffia nelle bolle con le guance piene e disegna smorfie sulle facce serie. Devi fare ciò che ti fa stare, devi fare ciò che ti fa stare bene. Hey ho bisogno almeno di un motivo che mi tiri su il morale prima che la rabbia mi strozzi mentre premo sul collare, pare che il “brutto male” nasca spontaneo da un conflitto irrisolto, vadano a dirlo a chi ha raccolto l’uranio del conflitto in Kosovo. Chi se ne sbatte di diete famose, di strisce nel cielo e di banche, non vedo più ombre se accendo il mio cero al debunker. Non faccio come il tuo capo, coperto di bende come Tutankhamon, non vivo la crisi di mezza età dove “dimezza” va tutto attaccato. Voglio essere superato, come una Bianchina dalla super auto, come la cantina dal tuo superattico, come la mia rima quando fugge l’attimo. Sono tutti in gara e rallento, fino a stare fuori dal tempo. Superare il concetto stesso di superamento mi fa stare bene! Con le mani sporche fai le macchie nere vola sulle scope come fan le streghe. Devi fare ciò che ti fa stare, devi fare ciò che ti fa stare bene. Soffia nelle bolle con le guance piene e disegna smorfie sulle facce serie. Devi fare ciò che ti fa stare, devi fare ciò che ti fa stare bene. Vuoi stare bene, stare bene, vuoi stare bene, stare bene… Risparmiare metà della fatica Cancellare metà della rubrica Respirare soltanto aria pulita Camminare verso la via d’uscita, mi farà stare bene. Devi fare ciò che ti fa stare bene. Devi fare ciò che ti fa stare, ciò che ti fa stare, ciò che ti fa stare bene. Ti farà stare bene. Canto di draghi, di saldi e di fughe più che di cliché. Ti farà stare bene. Snobbo le firme perché faccio musica, non défilé. Ti farà stare bene. Sono l’evaso dal ruolo ingabbiato di artista engagé. Ti farà stare bene. Questa canzone è un po’ troppo da radio, sti cazzi finché ti farà stare bene.
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