Sotto i cieli azzurri del Mediterraneo, si radunava una oscura nube di tirannia e violenza. Questa era l'Italia Fascista, una nazione dove il dominio di ferro di Benito Mussolini soffocava la voce del dissenso e della libertà. Era un periodo contrassegnato dagli infami anni tra gli anni venti e gli anni quaranta, dove lo stivale del fascismo calpestava il volto dell'umanità. Non si può dimenticare il bombardamento di Guernica il ventisei aprile millenovecento trentasette, un orribile atto di aggressione durante la Guerra Civile Spagnola. Orchestrate dalla Luftwaffe tedesca con il supporto dell'Aviazione Legionaria Italiana e del Corpo Truppe Volontarie, che comprendeva unità regolari dell'esercito e camicie nere del paramilitare fascista, questo evento rimane un forte promemoria della brutalità d’ei regimi totalitari. Vividamente immortalato nel dipinto 'Guernica' di Pablo Picasso, continua a simboleggiare la devastazione della guerra. Ma gli orrori non finirono lì. La conquista dell'Etiopia da parte di Mussolini nel millenovecento trentacinque fu un capitolo macchiato dall'uso indiscriminato di armi chimiche, come il gas mostarda, contro combattenti e civili allo stesso modo. I cieli dell'Etiopia piangevano il veleno dell'oppressione, mentre innumerevoli innocenti soffrivano sotto la tirannia della conquista. Fu in quest'era di brutalità e oscurità morale che Hailé Selassié, l'Imperatore dell'Etiopia, si presentò davanti alla Società delle Nazioni il trenta giugno millenovecento trentasei, e pronunciò una profezia che avrebbe echeggiato attraverso i secoli: “Siamo noi oggi. Sarai tu domani.“ Queste parole, un grave avvertimento sulla natura contagiosa dell'aggressione fascista, risuonano con chiarezza inquietante. Puoi immaginare la disperazione e la mancanza di speranza che avvolgeva i cuori di coloro che soffrivano sotto l'ombra del fascismo? Unisciti a noi mentre sveliamo l'atroce arazzo delle atrocità dell'Italia Fascista. Ci addentriamo in un'epoca dove ambizione e crudeltà camminavano mano nella mano, lasciando dietro di sé un sentiero di devastazione. Benvenuti al diario di Giulio Cesare. L'Alba del Despotismo. La Marcia al Potere di Mussolini. Nel tumultuoso periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale, l'Italia era una nazione in tumulto. I semi del malcontento, seminati da difficoltà economiche e instabilità politica, trovarono terreno fertile nella popolazione italiana disillusa. Fu in questo calderone di caos che Benito Mussolini, un ex socialista convertito a nazionalista radicale, iniziò la sua inesorabile ascesa al potere, culminando nella nascita dell'Italia Fascista. L'anno millenovecentodiciannove segnò un momento cruciale in questo viaggio. L'Italia, sebbene dalla parte vincente della Grande Guerra, si sentì tradita dalla Conferenza di Pace di Parigi. Gli italiani si aspettavano guadagni territoriali promessi nel Trattato di Londra (millenovecentoquindici), ma l'esito fu amaramente deludente, dando origine al termine “vittoria mutilata“. Questo risentimento nazionalistico fu un elemento critico che Mussolini sfruttò. 00:00 Una Breve Storia 2:13 La Marcia al Potere di Mussolini 6:33 La Via di Mussolini verso il Potere Assoluto 10:54 Le leggi razziali del 1938 e la situazione degli ebrei in Italia 14:56 I Dimenticati Campi di Concentramento Italiani 18:23 La Propaganda nell’Italia di Mussolini 22:58 La Scommessa dell’Asse e le Sue Conseguenze 27:12 Le Atrocità Dimenticate delle Forze Italiane 31:05 L’OVRA e l’Ascesa della Sorveglianza Fascista 34:42 Il Ruolo dell’Italia nella Guerra Civile Spagnola 38:42 La Guerra dell’Italia contro i Partigiani 42:32 Il Dissenso Politico nell’Italia Fascista 46:24 La Repubblica Sociale Italiana e l’Olocausto 50:39 La Fine di Mussolini e gli Echi del Fascismo in Italia
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