Gli anarchici nella Resistenza a cura del Centro studi libertari \ Archivio G. Pinelli in collaborazione con la Fondazione Anna Kuliscioff (42') Quando nella primavera del 1945 l'insurrezione dilaga in tutto il Nord Italia, gli anarchici, già protagonisti nei primi anni Venti della resistenza popolare a uno squadrismo che sta per farsi regime, poi del confino, del “fuoriuscitismo“ e della tragica esperienza della rivoluzione spagnola, sono ancora una volta armi in pugno contro il fascismo. Dopo l'8 settembre 1943 in tutto il centro-nord si costituiscono le prime bande, poi diventate formazioni autonome in alcune aree o parte integrante delle organizzazioni militari costituite dalle varie forze antifasciste:Brigate Garibaldi, Matteotti, Giustizia e Libertà... Quel ventennio di resistenza, che parte dagli Arditi del Popolo e arriva ai partigiani che non si sono fermati il 25 aprile 1945, viene raccontato attraverso immagini e filmati d'epoca e attraverso le testimonianze originali di alcuni partigiani anarchici. Un racconto collettivo da cui emerge chiara la passione che ha mosso questi uomini e queste donne, per i quali la lotta partigiana era vissuta non come una semplice opposizione armata a un regime liberticida ma come l'inizio di una rivoluzione sociale.
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