“La mia preoccupazione è l'Europa, perché non sa fare la guerra e non sa fare nemmeno la pace, e questo consegna l'Ucraina alla tragedia“ - Così Il prof. Orsini, esperto di Sicurezza Internazionale, inizia la sua disamina sulla gravissima situazione in Ucraina, elencando quali siano le condizioni necessarie per fare la pace - “In primis bisogna smettere di demonizzare l'avversario politico, cioè di rappresentarlo come un animale come ha fatto Luigi Di Maio. La seconda cosa è normalizzarlo e l'ultima mossa è l'umanizzazione del nemico politico: non è un porco, una bestia, un verme schifoso, ma un essere umano come noi“. - E aggiunge le colpe dell'occidente - “Posso fornire prove documentate. Quello che Putin ha fatto all'Ucraina noi lo abbiamo fatto nello stesso identico modo all'Iraq. Nel 2003 il Consiglio di sicurezza dell'Onu si componeva di 15 membri, di cui solo 4 erano favorevoli all'invasione dell'Iraq, cioè Spagna, Bulgaria, Usa e Inghilterra. Gli altri erano contrari e Chirac, che all'epoca guidava la Francia, minacciò di porre il veto. Quindi Bush scavalcò l'Onu e fece una guerra illegale in Iraq“ - Ma il prof. Orsini insiste - “Il 19 novembre 2005 un gruppo di marines americani ha sfondato le case degli abitanti di Haditha in Iraq e ha massacrato 24 civili a sangue freddo, sparando in faccia a un bambino. C'è stato un processo, il governo americano ha cercato di insabbiare tutto, i marines sono stati assolti e quelli che sono stati condannati hanno avuto pene molto leggere“ - Orsini conclude - “Se Putin è uno schifoso, tra schifosi possiamo intenderci e discutere di come salvare gli ucraini“ - Il ragionamento del professore non è andato giù alla “zanzara“ Parenzo il quale dopo aver detto che non c'è nessuna connessione tra quello che è successo in Iraq e in Afghanistan, ha continuamente interrotto il professore, incapace di fare un ragionamento logico connesso alle spiegazioni che Orsini presentava - Lei è vittima di ideologia. Gli Stati Uniti appoggiano governi violentissimi e autoritari perché hanno una linea di politica estera favorevole agli Stati Uniti. Se lei va nelle più importanti università del mondo negli Stati Uniti, dove vado io, tutti i miei colleghi le diranno quello che io le sto dicendo. E cioè che il regime change (cambio di regime) è semplicemente una strategia per rovesciare governi che non sono amici. Tanto è vero che gli Stati Uniti sostengono un sacco di governi autoritari” - Parenzo ha continuato in maniera imperterrita a fermare i ragionamenti di Orsini che alla fine lo stende - “Siccome le sto dimostrando che lei ha detto delle cose grottesche lei non mi vuol far finire” - A quel punto Parenzo ha chiesto di poter fare un’altra domanda - “Sì ma prima ha capito che lei ha sbagliato? Altrimenti non crescerà mai”.
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