Fino ad oggi i media ci hanno presentato l'immagine di un governo saldo guidato da un premier, Mario Draghi, in grado di esercitare una leadership indiscussa. La realtà però sembra essere molto diversa. Prima Dagospia e poi tutta la stampa hanno iniziato a parlare di un Draghi irritato che pensa alle dimissioni. Le divisioni nel governo e le pressioni dei partiti starebbero logorando i nervi di “Supermario“. Oggi arriva la rottura con i sindacati, che minacciano lo sciopero, mentre proseguono proteste e manifestazioni sempre più partecipate in tutta Italia. Come se non bastasse la bocciatura del DDL Zan esacerba le divisioni persino nel centrosinistra. Ora appare chiaro che la maggioranza traballa e rischia di crollare rovinosamente. ______________________________ Per sostenerci: PayPal: Oppure invia una donazione a @ PostePAY su questa carta n° 4023 6009 6490 4215 intestata a Arnaldo Vitangeli Bonifico bancario: IBAN IT21A03069032
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