Hana-Rawhiti Maipi-Clarke è la più giovane parlamentare da 170 anni in Nuova Zelanda. Aveva solo 20 anni quando è stata eletta. Il suo particolare discorso a un certo punto è diventato una Haka, la danza Maori degli indigeni. Lei si è completamente trasformata e incarnava l’energia di tutti i suoi antenati indigeni massacrati, come nel resto del mondo. Questa sua Haka è diventata virale, ma nessuno ha riportato il discorso che ha fatto prima e dopo questa performance. Hana-Rawhiti Maipi-Clarke non è una deputata qualsiasi. Il suo primo intervento alla Camera dei Rappresentanti della Nuova Zelanda è stato un tributo vibrante alla sua eredità Maori. Con una Haka intensa e coinvolgente, ha catturato l’attenzione nazionale e internazionale, ponendo l’accento sulle sfide e le ingiustizie che affrontano i Maori nel suo Paese. Il suo discorso non è stato solo un atto cerimoniale, ma un grido di battaglia per la giustizia, un promemoria delle sue promesse elettorali e un impegno a lottare per i diritti del suo popolo. La giovane deputata Maori ha espresso nel suo discorso un profondo legame con la sua terra e la sua gente, sottolineando come le politiche attuali stiano influenzando negativamente la comunità Maori. Ha parlato di sanità, ambiente, acqua, terra e lingua, toccando le corde dell’identità e della sopravvivenza culturale. Il suo intervento si è fatto carico di una responsabilità ereditata e al tempo stesso scelta: quella di rappresentare e difendere i diritti e le aspirazioni di un popolo che chiede di essere ascoltato e rispettato. “Prima di entrare in Parlamento mi è stato consigliato di non prendere nulla sul personale. Ecco, non posso fare a meno di prendere sul personale tutto ciò che è stato detto in quest’aula. In appena un paio di settimane questo governo ha attaccato il mio intero mondo. La sanità, l’ambiente, l’acqua, la terra, le risorse naturali, i quartieri, i nostri diritti di essere in questo Paese. Come posso non prendere nulla sul personale quando sembra che queste politiche siano state fatte contro di me?“. «Nei prossimi tre anni vedrete la storia riscriversi senza penna» Ha parlato con passione delle sfide che affrontano i Maori e delle politiche governative che minacciano il loro benessere e la loro cultura. Maipi-Clarke si è descritta come una “spugna”, pronta ad assorbire e rispondere alle esigenze della sua comunità. La sua elezione ha spostato l’asse della politica verso una nuova direzione, promettendo di riscrivere la storia non con la penna, ma con azioni concrete e solidarietà.
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