Dopo 30 anni di indagini e ricerche l'archeologo, allievo di Giovanni Lilliu, ex responsabile della Soprintendenza, già ricercatore e docente di Preistoria e protostoria sarda all’Università di Cagliari, dimostra in un libro godibile e avvincente (“Shardana e Sardegna. I Popoli del mare, gli alleati del Nordafrica e la fine dei grandi regni. XV-XII secolo a.C. Ed. Della Torre”) che nell’Età del bronzo il Mediterraneo era dominato dai Popoli del mare e tra questi si distinguevano gli Shardana. Una popolazione guerriera stimata e rispettata dai faraoni egiziani che vollero spesso i suoi rappresentanti come guardia personale. Un popolo che altri non era se non quello della civiltà nuragica della Sardegna e che, intorno al 1200 avanti Cristo, insieme ad altri Popoli del mare e del Nord Africa, contribuì a sconvolgere la geografia politica del Bacino Mediterraneo e ad annientare i grandi imperi dell’epoca: l’ittita, il miceneo e l’egizio. (30 marzo 2017, p1) - L'intervista integral
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