Erano circa 600 i partecipanti al No paura day, andato in scena in pieno centro a Bergamo, domenica pomeriggio. I manifestanti, che hanno iniziato l'incontro ricordando le vittime della pandemia, hanno protestato contro i vaccini, tra chi li considera incompatibili con la religione per la presenza di “cellule di feti abortiti“ e chi non si fida della sperimentazione troppo breve. Al raduno erano presenti anche tanti operatori sanitari contrari all'obbligo vaccinale. Nei giorni precedenti alla manifestazione era montata la polemica sull'opportunità del No paura day proprio a Bergamo, la città diventata simbolo della pandemia, quando nel marzo del 2020 una decina di camion dell'esercito ha dovuto portare fuori dalla città le bare che il forno crematorio del cimitero non riusciva a gestire, per i troppi morti. Un anno dopo quel clima di solennità stride con le circa 600 persone che senza distanziamento e con poche mascherine hanno affollato il centro di Bergamo
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