Il corriere colombiano muore avvelenato nella sua cella dal sicario Alacrán su ordine della zia Rosa Gonzales Cuevas ma la colpa ricade su Corradi che finisce in isolamento. Buratti e Rossini trovano la Tía, la sua amante Aisa e Pellegrini dal quale si fanno dare il nome di Bruno Celegato come destinatario della droga del corriere. Questo però è un uomo vicino al questore Marangoni, aveva fatto arrestare Corradi al suo posto nella pensione e al quale rubandogli la donna ed è lui che in realtà aveva ucciso i due poliziotti anni prima. Celegato vende alla polizia la Tía che riesce a scappare dall’hotel insieme ad Aisa perché Alacrán le copre sacrificandosi. Pellegrini trova poi la spia in un locale controllato da Castelli e gli spara un colpo in testa dopo avergli riferito che la colombiana è riuscita a tornare in patria portando con se Victoria.
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