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LEuropa brucia e la Russia non crollata

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La Francia (come in parte l’Italia) era un Paese all’avanguardia per i diritti sociali ed economici. Ma privatizzazioni, liberismo e capitalismo finanziario hanno distrutto tutto. Oggi la Francia è sempre più un paese per ricchi e per turisti. Come l'Italia del resto. E la forbice tra i ricchi, sempre più ricchi, e i poveri, sempre più poveri, si è allargata a dismisura. Adesso pensate se quel che sta accadendo in Francia fosse accaduto in Russia. Pensate a quella che sarebbe stata la reazione occidentale. Servizi su servizi, maratone televisive, giornalisti eccitati nel poter dire, finalmente, “l’avevamo detto”, politici europei che esprimono massima solidarietà ai rivoltosi e che condannano le repressioni da parte della polizia russa. D’altro canto, abbiamo un esempio fresco fresco per pensarla così: il trattamento riservato dalla nostra stampa a Prigožin. Il giorno prima del presunto tentativo di golpe Prigožin era un macellaio e la Wagner, a detta di Crosetto e Tajani, era responsabile dell’aumento degli sbarchi in Italia (una balla che non raccontano più). Il giorno della marcetta su Mosca “il cuoco di Putin” è diventato uno chef stellato, un sincero democratico, un liberale, un novello De Gaulle al quale aggrapparsi per liberare la Russia. In tutto ciò la Russia vive difficoltà ma non crolla. Dove stanno quelli che avevano pronosticato il fallimento della Russia grazie alla sanzioni? Buona visione e condividete! P.S. Il massacro dei palestinesi è una roba tremenda. Così come tremendo è il silenzio occidentale. Se non l'avessi ancora fatto, iscriviti al mio canale e attiva la campanellina! Seguimi sui social Facebook: Instagram: Twitter: TikTok: @aledibattista_ufficiale Trovi qui il mio ultimo libro “Ostinati e Contrari!“ 👇

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