Un viaggio lungo, complesso, che abbraccia un arco di tempo che dal terzo secolo a.C. arriva ai giorni nostri e che si svolge in una manciata di chilometri, lo spazio che intercorre tra Sovana e Pitigliano. Si parte dalla necropoli etrusca una vera e propria sorpresa che lascia senza fiato. La grandezza chiara e comprensibile dell’arte etrusca e della sua storia: la Tomba Ildebranda troneggia letteralmente incastonata nella natura, una meraviglia architettonica in cui tutto è chiaro e esemplare, come la vicina tomba patrizia, perfettamente conservata, dove la statua di un uomo mollemente adagiato nel triclinio ricoperto da una tunica perfettamente panneggiata. Lasciata la necropoli e percorrendo per pochi chilometri una Via Cava si giunge a Sovana, un’incredibile cittadina medievale rimasta intatta che si sviluppa in lunghezza degradando dolcemente nella campagna.
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