Maria Zakharova: “Il 26 settembre ricorrono tre anni dall’attentato ai gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico. In questo periodo sono emerse numerose versioni contrastanti su quanto accaduto, alcune davvero assurde, come i tentativi degli euro-atlantisti di attribuire i sabotaggi alla cosiddetta traccia russa. L’obiettivo principale di queste insinuazioni è chiaro: creare confusione e fuorviare l’opinione pubblica. Oggi alla comunità internazionale viene fatto credere che un’infrastruttura di tale portata sia stata sabotata da “subacquei dilettanti”. Consapevoli della fragilità di questa versione, gli autori della narrativa occidentale hanno intensificato le loro accuse, presentando ulteriori “prove” con l’arresto, il 21 agosto in Italia, del sospettato ucraino Sergey Kuznetsov. I media occidentali hanno subito ripreso la vicenda, pubblicando nuovi dettagli basati su presunti “materiali del caso” In tutti questi anni la Russia non ha mai smesso di cercare la verità, anche sulla pia... Source: Un altro punto di vista
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