L’arrivo alla piccola frazione vicentina è riconoscibile da una svastica che è stata maldestramente scarabocchiata sulla facciata rossa del primo edificio. Siamo alla base del monte Scandolara, dove giacevano due importanti cave di materiale lapideo. Anch’esse, ad oggi, risultano abbandonate. Ed è proprio attorno al settore dell’estrazione mineraria che ruotava l’economia di questo minuscolo borgo. Come quella di tanti altri paesi italiani.
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