Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia: essamina le colpe ne l’intrata; giudica e manda secondo ch’avvinghia. 6 Dico che quando l’anima mal nata li vien dinanzi, tutta si confessa; e quel conoscitor de le peccata 9 vede qual loco d’inferno è da essa; cignesi con la coda tante volte quantunque gradi vuol che giù sia messa. 12 Sempre dinanzi a lui ne stanno molte: vanno a vicenda ciascuna al giudizio, dicono e odono e poi son giù volte. 15 “O tu che vieni al doloroso ospizio“, disse Minòs a me quando mi vide, lasciando l’atto di cotanto offizio, 18 “guarda com’entri e di cui tu ti fide; non t’inganni l’ampiezza de l’intrare!“. E ’l duca mio a lui: “Perché pur gride? 21 Non impedir lo suo fatale andare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare“. 24
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