Svevo è la modernità che irrompe nella nostra letteratura da un luogo periferico come la Trieste, per molti anni della vita dello scrittore, ancora austroungarica. La sua figura, con una formazione così atipica per la nostra tradizione letteraria: eminentemente tedesca all’inizio e poi tecnica - Svevo fu un commerciante per gran parte della sua vita - rappresenta una novità assoluta. Il rapporto con James Joyce prima e poi con le teorie di Freud segnano la sua maturità che dopo i primi due libri, Una vita e Senilità, sfocia in quel capolavoro assoluto del Novecento, non solo italiano, che è La coscienza di Zeno. Ironia, malattia, cura, guarigione, sono le tappe dell’autobiografia che Zeno Cosini scrive su indicazione del suo psicanalista.
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