Frammenti vari dal più ridicolo dei film su Mozart: Mozart incontra Aloysia dopo averla sentita cantare fuori dalla finestra; Haydn esegue al pianoforte davanti all’imperatore, con un’orchestra che non c’è, la Sinfonia K 550; un ridicolo Beethoven tracagnotto suona a Mozart, anche lui con un’orchestra che non c’è, un bizzarro pot-pourri di proprie composizioni future; e Mozart stesso, più morto che vivo, dirige da letto il proprio Requiem incompiuto. [Enrico Giacovelli, Mozart e il cinema, Roma 2017, pp. 13-14]
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