Quando ormai credevo che di questo concerto non ci fosse più niente in giro, dopo 38 anni ecco che salta fuori questa registrazione, che sembrerebbe la matrice da cui è stata ricavata quella che ho già pubblicato, e che quindi ha una migliore qualità video. Cominciamo con Palestina, una delle canzoni portanti di Tango, che però non ha avuto la visibilità di altri brani di quel disco. Forse i “gestacci“ di Antonella fecero arricciare il naso ai censori del tempo e costarono qualche passaggio in TV. In realtà l'alternanza pugno chiuso/braccio teso davano somma zero e forse volevano solo simboleggiare gli opposti estremismi che si combattevano in quella terra e impedivano la risoluzione del conflitto. Qui Antonella è micidiale nel ritornello, con quei gorgheggi inspiegabili nell'esecuzione e con quei finali a voce piena troncata di netto. Roba non per ascoltatori distratti.
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