Gran dio! costor sui sepolcrali marmi affilano il pugnal per trucidarmi!... Scettri!... dovizie!... onori!... bellezza!... gioventù!... che siete voi? Cimbe natanti sopra il mar degl'anni, cui l'onda batte d'incessanti affanni, finché giunto allo scoglio della tomba con voi nel nulla il nome vostro piomba! Oh, de' verd'anni miei sogni e bugiarde larve, se troppo vi credei, l'incanto ora disparve. S'ora chiamato sono al più sublime trono, della virtù com'aquila sui vanni m'alzerò, e vincitor de' secoli il nome mio farò.
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