Sabato si è svolta a Milano l'ultima esibizione di Tony Effe. La sua è una storia di successo iniziata nel 2014, non priva di qualche inciampo nel percorso. «Sono stato arrestato un paio di volte per rissa, da minorenne e maggiorenne», racconta. «Ho iniziato a picchiarmi che avevo 13, 14 anni al parchetto ma sempre per ragione. Reagivo alle ingiustizie facendo a botte». Alla fine del novembre del 2016 si è scatenata una controversia per alcune storie pubblicate su Instagram in cui Tony Effe, all'epoca nella Dark Polo Gang, hanno minacciato e insultato con epiteti razzisti il rapper di origine ghanese Bello Figo, accompagnati dall'imitazione di versi scimmieschi. Successivamente il gruppo si è scusato attraverso un video diffuso attraverso i social. I suoi testi sono tutto un florilegio di riferimenti all’abuso di droghe, alla violenza, con strofe che sconfinano talvolta nella misoginia e nel razzismo. Ma ciò non gli impedisce di fare di milioni di visualizzazioni su YouTube e su Spotify. A lui, Sfera Ebbasta, Massimo pericolo, Traffic, Gallagher e compagnia trappante. Lo stesso YouTube che ti chiude l'account se dici mezza parola 'sbagliata' durante una trasmissione, consente a questi personaggi l'utilizzo di qualsiasi registro. Forse il segreto per aggirare la censura su YouTube, consiste nel mettere una base ipnotica, accendere l'autotune e buttare qualche rima qua e là. L'escamotage utilizzato, è comunque quello di far ricadere questa spazzatura nel contenitore definito 'arte', che per definizione nella nostra società non può essere censurata. Oscurata sì, se non corrisponde ai canoni dell'industria e quindi della cupola oligarchica, ma censurata mai, vuoi che ci confondano con Putin che invece vuole porre un freno a questi fenomeni? Se questo prodotto di consumo passa per 'arte' chi lo produce assurge automaticamente al ruolo di 'artista', con tutto ciò che ne consegue. E se questo artista è ben avveduto nelle sue esternazioni, ovvero se sposa tutte le narrazioni care alla cupola oligarchica, allora gli viene conferito il successo e gli si aprono pe porte per arrivare a milioni di persone, soprattutto giovani. Diventa quindi un agente di influenza per nome e per conto del potere. Per fare cosa? Avete presente Jovanotti che si vanta all'università di Firenze, di essere stato invitato ad una riunione 'segreta' dove si dettavano le linee di indirizzo per il futuro della società? Ne parleremo questa sera alle 18 e 45, nel Talk condotto da Giorgio Bianchi per Visione TV con Andrea Zhok, Aldo Nove e Silvia Boschero, conduttrice di Moby Dick su Radio Rai 2 Buona Visione. COME SOSTENERE L'INFORMAZIONE LIBERA DI VISIONE TV 🏦 BONIFICO BANCARIO: IBAN: IT65C0306916355100000009028 INTESTATO A: VISIONE TV SWIFT: BCITITMM CAUSALE: DONAZIONE 💳 PAYPAL E CARTA DI CREDITO: 📕 TROVI I NOSTRI LIBRI AL SEGUENTE LINK
Hide player controls
Hide resume playing