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La Battaglia di Ain el Gazala / Bir Hacheim (2 - 2)

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Giornale Luce C0257 20/06/1942 Africa Settentrionale. “L'inizio della vittoriosa battaglia di accerchiamento in Marmarica“ . La battaglia iniziò il pomeriggio del 26 maggio, quando unità della 15ª Leichtbrigade e della divisione Trento attaccarono in prossimità della costa le difese della 1ª Divisione Sudafricana, contrastate, ancora più che delle forze britanniche, da una violentissima tempesta di khamsin (il vento del deserto). Richtie non si lasciò ingannare, e già prima del calare della notte la ricognizione aerea britannica aveva individuato il grosso delle forze dell'Asse di fronte alla Ridotta Segnali. Fu immediatamente allarmata la 7ª Divisione corazzata ed il comando del XXX Corpo inviò la 3ª Brigata Motorizzata Indiana a sud di Bir Hakeim per permettere a questa di schierarsi. La brigata, sorpresa in piena crisi di schieramento, fu sopraffatta dall'Ariete, che aprì la strada al resto del DAK, ma perdendo circa 50 carri nel combattimento e nel successivo scontro con la 1^Brigata della Francia Libera attestati nel caposaldo di Bir Hacheim. Dopo lo scontro con la divisione indiana la 21ª Panzer deviò verso nord, mentre più ad est prendeva posizione la 4ª Brigata Corazzata (7ª Divisione). Gli squadroni B e C del 3º Royal Tanks (4ª Brigata Corazzata) (che avevano carri Grant) ben presto incontrarono la 15º Panzer che copriva il fianco destro della 21º, e, per la prima volta da quando erano in Africa, i tedeschi si trovarono in svantaggio tecnico di fronte agli inglesi. Lo scontro fu durissimo, anche se durò solo 15 minuti, con la perdita di circa il 50% degli effettivi dei due squadroni del 3º Royal Tanks, e comunque con i carri superstiti privi di munizioni, mentre nel deserto restavano i relitti di almeno 30 carri tedeschi. Ancora più ad est la 90ª Leichtedivision impegnava la 7ª Brigata Motorizzata (7ª Divisione Corazzata), riuscendo a catturare (momentaneamente, dato che il giorno successivo riuscì a fuggire) lo stesso comandante della 7ª Divisione Corazzata. I superstiti della 4ª Brigata Motorizzata Indiana e della 7ª Brigata Motorizzata si ritirarono su Bir el Gobi, tenuta dalla 29ª Brigata Indiana. In pratica nel corso della mattinata l'ala sinistra del XXX Corpo era stata respinta su tutta la linea. Nel corso del pomeriggio, dopo un attacco inefficace della 22ª Brigata Corazzata (1ª Divisione Corazzata) la 2ª Brigata Corazzata (1ª Divisione Corazzata) e il 44º Royal Tanks attaccarono le forze del DAK rispettivamente da est e da ovest, provocando perdite nei reggimenti di fanteria motorizzata della 15ª e della 21ª Panzerdivision. Intanto l'Ariete era poco a nord di Bir Hakeim, mentre la Trieste, ancora più a nord, aveva perso la strada e si trovava nei campi minati che erano stati posti fra il box della 150ª Brigata (la più meridionale di quelle dalla 50ª Divisione) e Bir Hakeim. Combattimenti del 28 e 29 maggio 1942 Il giorno 28 maggio le forze tedesche erano schierate sul retro del fronte britannico dalla scarpata costiera a Bir Hakeim, la preoccupazione maggiore nel campo dell'Asse era data dalla 15ª Panzerdivision, che si trovava nel centro dello schieramento, ma era completamente priva di rifornimenti. L'Ariete, all'estremità meridionale dello schieramento, stava impegnando le forze britanniche per cercare di aprire a sud di Bir Hakeim una strada per i rifornimenti. Le forze britanniche assunsero per tutta la mattinata uno schieramento difensivo, mentre la 90ª Leichtedivision ripiegava verso ovest, trovandosi in una posizione troppo esposta, scontrandosi con la 4ª Brigata Corazzata (7ª Divisione Corazzata). Nel pomeriggio le forze corazzate britanniche si diressero su Bir el-Harmat per chiudere la via ai rifornimenti provenienti da sud. L'Ariete, quindi fu attaccata dal 10º reggimento ussari (1ª Divisione Corazzata), ma, con l'aiuto di un gruppo di 88 tedeschi distrusse completamente lo squadrone di Grant del reggimento, costringendolo a ripiegare. Intanto la Trieste era riuscita a sbucare ad est dei campi minati a sud del box della 150ª Brigata (50ª Divisione) aprendo quindi una via, sia pure estremamente impervia, per i rifornimenti del DAK, che da quel momento non dovevano più passare a sud di Bir Hakeim. Tentativi di attacco frontale contro le posizioni della 50ª Divisione, effettuati dalle fanterie della Sabratha non diedero risultati apprezzabili.

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