Canto decimo dell’Inferno: siamo nel sesto cerchio, nella città di Dite, dove sono puniti gli eretici e dove Dante incontra Farinata degli Uberti, il più importante capo ghibellino a Firenze nel XIII secolo. Ma si comincia con un esame dei peccati, e con le domande del poeta al maestro per capire le differenze, la gravità, le pene, la distinzione tra mortali e non…tra peccati scontati nell’Inferno o nel Purgatorio. C’è modo e modo infatti di fare il male. I peccati puniti prima della città di Dite offendono di meno Dio, perché fatti senza volontà di far del male altrui. Farinata degli Uberti si trova in compagnia degli epicurei: ha un atteggiamento apparentemente eroico, come se pure all’inferno avesse l’ardire di ergersi contro Dio, di mantenere una sorda rabbia contro il bene, il vero. Ma Dante lo ammira come uomo, ed è proprio a Farinata che affida la prima delle predizioni sul suo futuro.
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