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Non si sa cosa si sia accaduto ma avrebbero gi escluso il cd MALORE CARDIACO. Geniali no

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MESTRE – Si è svolta l’autopsia su Rizzotto, l’autista coinvolto nel tragico incidente d’autobus. La procura, per ora, ha deciso di mantenere riserbo su ogni dettaglio dell’esame post-mortem. Questa scelta lascia in sospeso non solo l’opinione pubblica, ma anche le parti offese, che non sono state coinvolte nel procedimento tramite propri legali o consulenti. L’esame autoptico è stato assegnato all’istituto di Medicina legale dell’Università di Padova e “gli esiti non arriveranno in tempi brevi”. La procura ha chiesto che “tutte le perizie vengano eseguite contemporaneamente, nei limiti del possibile, senza privilegiare un indirizzo rispetto ad altri”. Il referto dell’autopsia, hanno riferito, è quindi «coperto da segreto investigativo», in questo modo non è possibile quindi confermare o meno se il conducente abbia avuto un malore come ipotizzato dalle autorità escludendo in prima battuta l’incendio a bordo prima della caduta dal cavalcavia. Un elemento che potrebbe fornire dati cruciali è la scatola nera dell’autobus. Questo dispositivo contiene immagini delle telecamere interne all’autobus, rivolte sia verso la strada davanti che verso i passeggeri. Tuttavia, per motivi sindacali, la scatola nera non contiene immagini direzionate verso l’autista, rendendo così impossibile verificare se Rizzotto abbia perso i sensi prima dell’incidente o se si sia comunque accasciato al volante. Secondo l’ad de La Linea, Massimo Fiorese, dai dati visionati e registrati sul “cloud” dell’azienda, lo scontro iniziale contro il guard rail sarebbe avvenuto a 36 chilometri orari, mentre quando si è avvicinato al “salto nel vuoto” era praticamente a passo d’uomo, ovvero 6 chilometri all’ora.

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