Udine cent’anni fa era conosciuta come la città della birra e del ghiaccio. Due colossi dell’epoca, Moretti e Dormisch, con gli stabilimenti a poche centinaia di metri di distanza, si contendevano il mercato e davano lavoro a centinaia di persone. E non è finita qui: in tutto il Friuli, alla fine dell’Ottocento, erano registrate ben cinque fabbriche per la produzione della bevanda. Se del marchio del “Baffone” tutto si sa e tutto è stato scritto, un po’ meno nota è la storia dei Dormisch. Il capostipite e fondatore, Francesco, di origine austriaca, nel 1881 avvia un piccolo stabilimento di birra a Resiutta, dove abitava, sulle rive del torrente Resia. Una decina di anni dopo l’imprenditore, ambizioso e convinto del business, fa il “salto” in città, aprendo la fabbrica a porta Villalta, dove ancora oggi c’è il grande scheletro” bianco, sfruttando l’energia 10 “A due passi dal nostro futuro” del canale Ledra. Una curiosità: Francesco Dormisch, sulle sue botti, ha voluto fosse
Hide player controls
Hide resume playing