Era agosto e un povero uccelletto Ferito dalla fionda di un maschietto Andò per riposare l’ala offesa Sulla finestra aperta di una chiesa. Dalle tendine del confessionale Il parroco intravide l’animale Ma, pressato dal ministero urgente Rimase intento a confessar la gente. Mentre in ginocchio ed alcuni altri a sedere Dicevano i fedeli le preghiere Una donna, notato l’uccelletto Lo prese al caldo e se lo mise al petto. D’un tratto un cinguettio ruppe il silenzio E il prete a quel rumore Il ruolo abbandonò di confessore E scuro in viso peggio della pece Si arrampicò sul pulpito e poi fece: “Fratelli, chi ha l’uccello per favore Esca fuori dal tempio del signore”. I maschi, un po’ stupiti a tal parole Lenti si accinsero ad alzar le suole Ma il prete a quell’errore madornale “Fermi” gridò “mi sono espresso male!! Rientrate tutti e statemi a sentire: Solo chi ha preso l’uccello deve uscire!”. A testa bassa e la corona in mano 100 donne si alzarono pian piano Ma mentre loro se ne andavano tutte le volte che
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