Dopo la breve ma violenta eruzione di dicembre 2018, l’Etna è tornato alla carica con toni molto più tranquilli. Ha trovato la strada già spianata, quindi non gli è stato difficile raggiungere la sommità dell’Etna, ed infatti il 30 maggio, dopo solo una fluttuazione verso l’alto del tremore vulcanico come segnale, si aprono due fratture alla base meridionale e settentrionale del Cratere di Sudest. La colata lavica si disperde dell’attuale Valle del Bove e non può rappresentare un rischio per i centri abitat
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