Dante Alighieri e Virgilio attraversano il fumo irritante della III cornice e incontrano gli iracondi, che intonano le prime parole dell’Agnus Dei. Fra questi, incontrano lo spirito di Marco Lombardo, cui Dante affida la discussione sul libero arbitrio: la sfera divina non può influenzare le scelte razionali dell’uomo e, dunque, la colpa di non seguire la retta via è attribuibile soltanto a lui. Lombardo conclude affermando che potere temporale e spirituale devono restare divisi e che la Chiesa, se li desidera entrambi, è destinata a cadere.
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