Gatekeeper, depistatori e strilloni sono tutti fuori pista: ‘Qatar, un paese in cui ci sono più ombre che luci’, ‘il Mondiale della morte’, ‘il Mondiale dello sfruttamento dei lavoratori’. ‘Il Mondiale delle partite senza birra in una paese in cui vige la pena di morte e i diritti umani sono calpestati. ‘L’inedito Mondiale tra novembre e dicembre in un Golfo Persico senza tradizione pallonara’. E da lì senza sosta, via discorrendo, avvantaggiati dal vuoto azzurro di Roberto Mancini, fuori l’Italia dal torneo calcistico più prestigioso al mondo: ‘boicotta FIFA Qatar 2022’, il mantra dalle curve ultrà fino alla versione edulcorata di Rosario Fiorello, tutti a dire ‘no, no, no a questi campionati’ … compresi Codacons e Famiglia Cristiana. Peccato però che lo dicano eludendo il vero bersaglio. Perché? Perché il motivo per cui bisogna criticare, denunciare e boicottare questa follia mondiale mascherata da 11 contro 11 nel piccolo emirato, sta tutt
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