Sandro Ivo Bartoli plays Domenico Scarlatti's Sonata in a minor K. 382. 00:10 Introduction 01:51 Sonata Sandro dice: Cari amici buongiorno, A prima vista, la Sonata in la minore KI. 382 di Domenico Scarlatti che presenteremo oggi non pare granché: comincia come una Toccata di vecchio stile, con scale in entrambe le mani che attestano la tonalità d'impianto, e poi si lancia in quello che pare un esercizio per la mano sinistra, la quale ripete osessivamente la medesima figura: un arpeggio di quattro note ascendenti, seguito da un piccolo salto (prima una terza, poi una quarta, poi una quinta e su su fino all'ottava). Queste sono cose piuttosto noiose, e forse fanno parte del motivo per cui questa Sonata pare essersi nascosta fra le pieghe del tempo: nessuno la suona! Qui, però, abbiamo a che fare con un genio e, quando studiamo la parte più attentamente, ci accorgiamo che sopra le maniacali ripetizioni della mano sinistra la mano destra intesse una melodia molto bella. Poi noitiamo che Domenico ha infarcito questo pezzo di armonie sofisticate, e che ci porterà ben lontani dal tono di partenza di la minore. A questo punto, ci rendiamo conto che non abbiamo punto a che fare con un esercizio per la mano sinistra, ma con un magnifico Arabesco. Questa musica ha una qualità dolceamara, molto malinconica, e quando finisce mi pare inpossibile non ammettere che abbiamo ascoltato un capolavoro musicale. Non conoscevo questa Sonata prima di imbarcarmi in questo progetto, me vi assicuro che, per me, è stata una scoperta meravigliosa. Buon ascolto.
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