Villa romana dei mosaici - Negrar di Valpolicella (Verona) - Località Villa Villa romana tardoantica (IV secolo d.C.) a carattere residenziale e produttivo, con mosaici di straordinario pregio ed eccezionale stato di conservazione. 1885: rinvenimento di alcuni mosaici strappati e venduti al Comune di Verona 1922: parte del settore residenziale della villa viene scavata e documentata con splendide foto dei mosaici dall'archeologa Tina Campanile, prima donna ammessa alla Scuola Archeologica di Atene. 1974: uno scavo distrugge alcuni ambienti della villa fino ad allora sconosciuti. 2018:: ripresa delle ricerche nel sito (non era più nota l’esatta localizzazione) dirette dall’archeologo Gianni de Zuccato della Soprintendenza con la finalità della tutela vincolistica 2019: viene individuata l’area 2020-21-22: scavo archeologico in estensione. Eco mediatica ha suscitato sulla stampa nazionale e internazionale e sul web (“I mosaici romani tra i filari dei vigneti della Valpolicella”) CREDITI: Direzione scientifica dello scavo: Gianni de Zuccato, Funzionario archeologo Ministero della cultura - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza (soprintendente Vincenzo Tinè) Direzione tecnica: Alberto Manicardi SAP-Società Archeologica La Soprintendenza ha stipulato accordi di partenariato con le due proprietà dell’area: Azienda Agricola Benedetti Adriano “La Villa” di Benedetti Matteo e Simone s.s. e “Societa' Agricola Franchini” di Giuliano Franchini e un protocollo d'intesa con il Dipartimento Culture e Civiltà dell'Università degli studi di Verona, l'Accademia di Belle Arti di Verona, il Politecnico di Milano - sede territoriale di Mantova e il Comune di Negrar di Valpolicella. Tutti i ritrovamenti archeologici sono di proprietà statale È in corso di elaborazione il progetto di musealizzazione per la pubblica fruizione del sito VIDEO DI ANGELO CIMAROSTI - ArchaeoReporter
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