Albert Einstein una volta scrisse: “La scienza moderna è come il sorriso di un gatto che non c’è”. Si riferiva in particolare alla meccanica quantistica e ad uno dei suoi aspetti più sconcertanti e oscuri: l’entanglement. Sistemi diversi, lontanissimi tra loro nello spazio, sono interconnessi da quella che i fisici chiamano “funzione onda” e l’osservazione dello stato di uno di essi, determina istantaneamente anche quello dell’altro. E’ la “non località” quantistica: tutto nell’universo risulta misteriosamente interconnesso e ciò che accade in un suo angolo più remoto si riflette ovunque, fin nelle più lontane galassie, dove probabilmente sta sorridendo il gatto che non c’è.
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